

Il prezzemolo tuberoso è una verdura dimenticata probabilmente originaria della Turchia anticamente diffusa soprattutto in Germania e Inghilterra. Oggi purtroppo il prezzemolo tuberoso è quasi scomparso dalle tavole e praticamente sconosciuto in Italia.
Si tratta di una varietà di prezzemolo coltivata non tanto per le foglie —che sono comunque commestibili— ma sopratutto per la radice carnosa, di aspetto simile a quello di una carota bianca o di una piccola pastinaca, con cui viene spesso confuso, ma rispetto alla quale è nettamente superiore dal punto di vista culinario.
Il prezzemolo tuberoso infatti ha un sapore molto raffinato che ricorda quello della carota, della pastinaca e del sedano rapa, ma decisamente superiore a tutti questi. È un sapore veramente delicato ed elegante, molto gradevole, uno dei migliori nella vasta famiglia delle verdure radice.
Il prezzemolo tuberoso si consuma crudo, per esempio grattuggiato come una carota, oppure cotto. Tutte le ricette a base di patate o di pastinaca possono essere facilmente adattate al prezzemolo tuberoso. È ottimo semplicemente saltato in padella, in purè, fritto a fettine sottilissime o stufato insieme ad altre verdure dimenticate.
Il prezzemolo tuberoso si semina in primavera, in file distanti 35cm, diradando in seguito come si fa per le carote per lasciare solo una pianta ogni 15cm. Per ottenere delle belle radici è fondamentale piantare in un terreno soffice ed arieggiato. La raccolta avviene minimo 6 mesi dopo la semina e può esser prolungata per tutto l’autunno e l’inverno, via via raccogliendo le radici secondo il proprio bisogno. Esistono diverse varietà di prezzemolo tuberoso, alcune molto piccole (generalmente le più antiche e quindi quelle che coltiviamo a Poggio Diavolino), altre invece di dimensioni comparabili a quelle di una carota o di una pastinaca.