

L’anno scorso alla prima Mostra Nazionale dei Pomodori di Pontremoli, fra i moltissimi in esposizione di tutte le forme, dimensioni e colori ne abbiamo notato uno che si chiamava “Piombino (Franca)”.
Naturalmente ci ha subito incuriosito trovare a Pontremoli un pomodoro di Piombino, la cittadina più importante vicino all’agriturismo Poggio Diavolino. In più, il nome fra parentesi lasciava presagire una varietà che esiste praticamente solo in un unico orto, uno di quei cimeli di famiglia che viene pazientemente coltivato anno dopo anno e che nessun altro conosce.
Un paio d’ore dopo abbiamo conosciuto la persona in questione, la gentilissima signora Franca, che ci ha raccontato la bella storia del suo pomodoro. In realtà la stessa Franca non conosce tutti i dettagli della vicenda, ci prendiamo allora la licenza di giocare un filo con la fantasia per riempire qualche lacuna di una storia che resta comunque fondamentalmente vera.
Il nonno di Franca era nato a Piombino e un giorno, prima della guerra, ricevette in dono i semi di un pomodoro buonissimo, tipo cuore di bue. Glieli regalò un vecchio contadino che li coltivava da sempre nel suo orto, pomodori di cui era fiero e geloso, perché erano i più buoni, i più rossi e i più carnosi di tutta la zona.
Qualche anno dopo, finita la guerra, i due figli maschi del nonno di Franca, suo padre e suo zio, “emigrarono” a Pontremoli, in cerca di lavoro. All’epoca spostarsi a qualche centinaia di chilometri di distanza, era quasi come attraversare un mare ed andare a vivere in posto lontanissimo. Tanti sconosciuti, un accento diverso, il clima fresco delle Alpi Apuane… insomma, un altro mondo! I due fratelli, con le loro poche cose, pensarono bene di portarsi dietro il pomodoro più buono che avevano, che gli ricordasse la città dove erano cresciuti, il mare cristallino di Piombino, gli orti sulle pendici assolate che guardano l’Isola d’Elba.
Il pomodoro di un vecchio contadino di Piombino finì quindi a Pontremoli, dove il padre di Franca continua a coltivarlo da più di cinquant’anni, forse l’unica persona ad avere ancora quest’ottima varietà di pomodoro cuore di bue. Un vero tesoro di famiglia.
L’anno scorso, oltre alla sua storia, Franca ci regalò anche qualche seme, dicendo:
— Così il pomodoro di mio nonno torna a casa sua, a Piombino…
Con grande emozione abbiamo piantato i semi, incrociato le dita fino alla germinazione, spiato le piantine che crescevano lentamente durante questa primavera e estate così stranamente fresche e piovose. Pochi giorni fa, finalmente, abbiamo potuto assaggiare per la prima volta questi famosi pomodori Piombino.
Abbiamo subito capito perché un vecchio contadino di Piombino, ormai quasi cento anni fa, era così fiero dei pomodori del suo orto; perché, i due fratelli che partirono verso un nuovo mondo e una nuova vita decisero di portarseli con loro. Il pomodoro Piombino è un cuore di bue praticamente perfetto: carnoso, compatto, con pochi semi, dalla pelle sottilissima, sapore intenso, complesso, aromatico… e una vera e propria esplosione di dolcezza.
Sarà per l’ottima qualità gastronomica e per la bella storia che lo accompagna, oppure per salvare una antica varietà della nostra zona che esiste sicuramente da più di cento anni, fatto sta che all’agriturismo Poggio Diavolino ormai ci sentiamo un po’ responsabili del futuro di quest’ottimo pomodoro. Faremo del nostro meglio perché la tradizione non si perda e un giorno possiate assaggiare anche voi questo straordinario pomodoro.